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SIMONA CALABRESE: INTERVISTA ALLA SOCIA SU HOSPITALITY NEWS

La nostra socia Simona CALABRESE, General Manager del DoubleTree by Hilton Hotel Lingotto Torino, è la nuova protagonista dell’ intervista su Hospitality News, nella rubrica dedicata a Donne nel Turismo:

La rinascita di Torino nella trasformazione del Double Tree by Hilton Torino Lingotto

A 15 anni dall’apertura come Le Meridien e al suo secondo rebranding che lo porta nel gruppo Hilton, riapre a Gennaio 2018 come Double Tree by Hilton Torino Lingotto, l’albergo di proprietà di Lingotto Hotels Srl (Gruppo IPI) dal 2005, in una città che si è profondamente trasformata, anche dal punto di vista turistico. Ne parliamo con Simona Calabrese, alla guida dell’hotel dal 2013.

Domanda – Le ultime statistiche ufficiali sulle presenze e arrivi nella città di Torino, confermano una crescita dei flussi turistici, soprattutto domestica. Come è cambiata la domanda verso la città negli ultimi anni, secondo la vostra esperienza?

Simona Calabrese – Sicuramente abbiamo registrato anche noi una crescita della domanda italiana che è cambiata con la richiesta di una clientela leisure, soprattutto famiglie e specialmente nei ponti e weekend.

Questo aspetto è legato alla trasformazione della città che ha attivato molte iniziative a livello culturale per diventare in tal senso maggiormente attrattiva.

Confermata anche la tendenza generale determinata da un’evoluzione fisiologica della città verso l’aumento di una clientela internazionale, nel nostro caso amplificata dal brand che ci ha consentito di avere maggiore visibilità e catturare questi flussi oltre che aprire a nuovi mercati internazionali.

Domanda – Il settore alberghiero sembra vivere un momento di sofferenza rispetto a forme di ricettività (e non) alternative, spesso recepite come più rispondenti ai nuovi bisogni di esperienza. Un albergo di catena come vive e vede tutto questo?

Simona Calabrese – Non vedo una minaccia in un mercato nel quale c’è spazio per tutti. Anzi siamo contenti perché la città è diventata più vivibile con lo strutturarsi di nuove formule di accoglienza.

Chi sceglie l’albergo, tra l’altro, sceglie qualcosa di diverso dove il fattore umano, il servizio la cucina H24, l’accoglienza fanno la differenza, noi siamo gli artigiani dell’accoglienza e come albergo di catena, più facilmente rispetto agli hotel indipendenti, abbiamo avuto la possibilità di trasformare i nostri spazi, creando dei momenti aggregativi, per esempio con i tavoli conviviali, venendo così incontro alle richieste mutate di una domanda che sempre più spesso vuole vivere l’albergo e condividerlo.

Domanda – Si parla spesso di ospitalità al femminile come un fiore all’occhiello capace di distinguere l’offerta e la struttura. Questo hotel è guidato da un GM donna, cosa vuol dire oggi per lei essere una Donna nel Turismo?

Simona Calabrese – Nella mia esperienza personale e professionale che è stata anche internazionale, competenze e professionalità vanno oltre il genere. Essere un uomo o una donna, all’estero come in Italia, non ha fatto la differenza.

Sono fiera e orgogliosa comunque di essere parte di un’Associazione (Donne nel Turismo) che ha la sua Presidente nella città di Torino e che rappresenta un momento di confronto costruttivo fra professionisti dell’ospitalità, a 360°.

Associazione Nazionale Donne nel Turismo.

(l’intervista su Hospitality News cliccando qui)

CLAUDIA CARITA’: INTERVISTA ALLA SOCIA SU HOSPITALITY NEWS!

La nostra socia Claudia CARITA’ di The Tea è protagonista della nuova intervista su Hospitality News, nella rubrica dedicata a Donne nel Turismo:

Tradizione e innovazione. Con Claudia Carità e la Bottega The Tea

Claudia Carità, il tè lo interpreta oltre che servirlo. Parliamo della bevanda più bevuta al mondo seconda solo all’acqua, che non vive di soli salotti. In tutto il mondo lo troviamo soprattutto a tavola, fino a incontrarlo nei ricettari che fanno anche la storia sabauda come ingrediente. 
E quindi lo presenta e lo racconta, in bottega come negli incontri didattici in collaborazione con Eataly Lingotto. Dal 2014 la Bottega The Tea è stata selezionata e rientra nel prestigioso progetto di CCIAA e Slow Food Piemonte, Maestri del Gusto per Torino e Provincia. Dal 2015 collabora con il MAO Museo di Arte Orientale per gli incontri su tè o TeaBreak tematici e fa parte dell’Associazione Nazionale Donne nel Turismo.

Domanda – Diventare imprenditrice nel turismo rappresenta un’opportunità ma anche una sfida per le donne che decidono di lanciarsi in questa avventura. Quali sono le chiavi del successo?

Claudia Carità –  Diventare una piacevole sorpresa per i turisti che passano per Torino è forse più facile proprio grazie al tè, è un po’ come essere raccomandati. Quando apro i barattoli ai turisti inglesi o giapponesi e con sorpresa acquistano, la soddisfazione non può che essere enorme. E succede anche di ricevere richieste di vendita online proprio da questi clienti di passaggio. 

La nostra Bottega storica è defilata, non è proprio nei percorsi turistici, quindi chi entra, molto spesso o è consigliato oppure ha in mano lo smartphone con il nostro sito attivo. La scelta dell’ecommerce o del web più in generale è una delle attività che abbiamo curato e sviluppato in questi anni.

Partecipando molto alle manifestazioni importanti della città, l’incontro con i turisti è inevitabile. Da loro, dalle loro richieste del “come vi possiamo ritrovare?” abbiamo iniziato questa avventura, e devo dire che ad oggi thetea.it ha una visibilità importante e ci permette di essere la bottega di tutti, con una velocità di consegna di 24h dall’ordine.

Domanda – Ospitalità e Territorio, un legame indissolubile da cui ripartire nel Turismo.  Come Maestra del Gusto e gestore della rinomata Bottega The Tea, quanto è vera questa affermazione?  

Claudia Carità – Rispondo a questa domanda mettendo sempre davanti il tè, anzi il suo pregio di essere sinonimo di convivialità. Incredibile come crea subito familiarità, sembra che preparare una tazza di tè raccontando di te sul tè sia un gesto magico: si cancella età, sesso, colore della pelle, si crea curiosità, si ha voglia di parlare, di ascoltare, di dire o di raccontare qualcosa all’altra persona che si ha vicino e che non si conosce.

Legare il nostro territorio al tè, è stato spontaneo.

La scorciatoia sono state le nostre ricette esclusive della linea ‘Antiche Ricette’. Infusioni che ripropongono i dessert tipici torinesi e che torinesi e non, devo dire, apprezzano sempre. Ma questo è il gioco delle aromaticità.

Legare invece il tè alla nostra tradizione, ai nostri biscotti, alle nostre abitudini, alla nostra storia, per quello che si riesce a documentare, è stato il motivo che mi ha permesso di entrare nel progetto dei Maestri del Gusto e che vivo come una grande e meravigliosa famiglia. Le aziende selezionate sono una delle essenze del nostro territorio, se si ha poco tempo per conoscere la nostra storia gastronomica l’indirizzario diventa già una guida turistica doc.

Domanda – Cosa vuol dire oggi essere una donna nel turismo?

Claudia Carità – Essere Donna nel Turismo vuol dire consapevolezza della nostra identità, i turisti sono molto diversi da una volta. I contenuti sono fondamentali, perché vogliono vivere e portare a casa un’esperienza che raccontano e propongono con fiducia ad altre persone. Il passaparola è il migliore biglietto da visita.

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